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Friday, November 17, 2006

Sviluppo economico: non esagerare.


Sviluppo economico. Non bisogna auspicare uno sviluppo indefinito ed incontrastato (e a volte selvaggio) dell’economia perché questo, in tempi non molto lunghi, si trasformerà in un effetto negativo. La nostra società deve attuare uno sviluppo più equo e razionale. Raggiunto il progresso economico (più che sviluppo), bisogna cercare di mantenerlo, e non continuare ad affannarsi in continue trasformazioni ed evoluzioni. Esse, il più delle volte, sono fini a se stesse ed in contrasto con la società e l’ecologia. Nel campo economico si cercano sempre maggiori guadagni e per raggiungerli molte persone sono disposte a fare qualsiasi cosa, questa “malformazione” strutturale occorre curarla. La “medicina” non è facile da trovare ma indubbiamente si trova all’interno delle leggi che lo Stato attua e nella formazione culturale che scuole ed università “offrono” ai futuri cittadini.
Nella banalità della frase: “bisogna sapersi accontentare”, ci sono in verità racchiuse molte filosofie di vita che il più delle volte vengono ignorate. Ormai la nostra società garantisce qualsiasi tipo di comodità le quali molte volte vanno anche al di là delle reali necessità. Tuttavia continua lo sviluppo di cellulari, televisioni, elettrodomestici, edifici super tecnologici, nei quali non vedo proprio dove si possa allacciare il binomio con l’ecologia. Invece moltissimi di questi soldi potrebbero e dovrebbero essere impiegati nei campi più importanti dello sviluppo, ovvero: ricerca medica, farmaceutica, ricerca universitaria, sviluppo e miglioramenti delle scuole e trasporti pubblici. Insomma possiamo benissimo vivere senza i cellulari e computer di ultimissima generazione, senza elettrodomestici che fanno tutto da soli ecc…ma non possiamo rinunciare a pronto soccorsi, scuole e treni. Dobbiamo mantenere il livello di sviluppo raggiunto, ed impegnarci, in modo tale che tutti possano arrivare allo stesso livello di progresso all’interno della società. E’ vergognoso che in Italia troviamo ragazzi che, al Nord vanno in giro il sabato sera con mille euro di vestiti firmati, mentre al Sud i loro coetanei non hanno i soldi per comprarsi i libri di scuola. Si capisce palesemente che c’è qualcosa che non va’.
Infine deve cambiare il rapporto e la gerarchia che vi sono tra sviluppo ed ambiente-salute. Oggi, prima di tutto, ci si preoccupa di realizzare “la grande opera” che FORSE porterà qualche miglioramento per qualche singolo individuo, ma SICURAMENTE costerà moltissimi soldi (pubblici cioè dei cittadini) e farà guadagnare poche persone già ricche. Poi, una volta finita l’opera, si cominciano a guardare i problemi e danni che ha creato sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Tutto questo è imbarazzante e molto triste perché sottolinea la mancanza in Italia di una cultura per l’ambiente, la salute e il progresso sociale.